Questione di skill (gap)

QUANDO IL FALLIMENTO DIVENTA SUCCESSO
Articolo con il contributo di Deborah Buttignol, Partner di LHH Executive, sul numero di aprile 2023 di Fortune Italia.

I manager che hanno imparato dai loro incidenti di percorso si riconoscono subito, dice Deborah Buttignol di LHH Executive.

 

“IL SUCCESSO rappresenta l’1% del vostro lavoro. Il restante 99% si chiama fallimento”, diceva Soichiro Honda, il fondatore della storica casa giapponese. Deborah Buttignol, per esperienza personale e professionale, è sicuramente d’accordo: sa cosa vuol dire ‘fallire’, per un manager. Prima di arrivare dove è ora (partner di LHH Executive, la divisione di LHH specializzata nella ricerca e selezione di senior e top manager e C-level, parte del Gruppo Adecco) anche lei ha dovuto superare la delusione di un licenziamento inatteso. “Pensavo di essere invincibile, anche grazie alle ottime performance mie e del mio team, non avrei mai pensato che sarebbe potuto accadere. È stato un grandissimo bagno di umiltà”. Per questo, oggi che in LHH valuta altri manager, riconosce subito chi ha imparato dal proprio fallimento. “Quando incontro un candidato che ha avuto qualche ‘incidente di percorso’, capisco chi è riuscito a fare tesoro di quello che ha vissuto: vedo proprio una differenza di approccio alla managerialità”. L’importanza del fallimento non è un concetto nuovo: è una narrativa comune quando si parla di grandi imprenditori. Soichiro Honda è un esempio (prima di riuscire a fondare l’azienda ha superato delusioni, bombardamenti e terremoti), ma Steve Jobs è probabilmente quello più celebre: ha portato Apple al dominio mondiale dopo essere stato cacciato dalla sua stessa creatura. Se consideriamo i manager che guidano non intere aziende, ma singole unità di business, è più difficile scovare grandi storie di fallimento da celebrare.

 

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